Raddrizziamo le cose: gestire la curvatura peniena senza chirurgia, si può?

Abbiamo già affrontato la problematica della curvatura peniena, un disturbo noto anche come sindrome di Peyronie, una condizione che può influenzare sia la salute sessuale che l’aspetto psicologico di chi ne soffre. A seconda del grado di severità della sindrome, è possibile ricorrere al trattamento chirurgico oppure a quello farmacologico.

Oggi vogliamo affrontare proprio le principali opzioni di trattamento non chirurgico, in grado di offrire speranza e sollievo.

Opzioni di trattamento non chirurgico

Il trattamento non chirurgico della curvatura peniena si concentra sull’attenuare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Queste opzioni includono l’uso di farmaci, terapie fisiche e supporto psicologico.

Farmaci e terapie orali

Un’ampia gamma di farmaci è disponibile per il trattamento della sindrome di Peyronie, ognuno con specifici meccanismi d’azione e possibili effetti collaterali:

  • Collagenasi: questo enzima aiuta a degradare il tessuto cicatriziale che causa la curvatura.
  • Iniezioni intra-placca di prp: si tratta di plasma ricco di piastrine, riduce la fibrosi e può essere iniettato direttamente nella placca.
  • Pentossifillina: si tratta di un vasodilatatore che può migliorare la circolazione e ridurre la formazione di tessuto cicatriziale.

Altre terapie orali includono la Vitamina E e la Carnitina, entrambe note per le loro proprietà antiossidanti e la potenziale capacità di ridurre l’infiammazione e la formazione di tessuti cicatriziali.

La valutazione dell’idoneità ai vari trattamenti è fondamentale, deve essere approfondita e naturalmente deve essere fatta da un medico specialista andrologo-urologo, come il dottor Quarto a Napoli. 

Per i pazienti che cercano soluzioni non chirurgiche, oltre ai farmaci esistono ulteriori metodi alternativi che, a seconda dei casi, possono essere utili:

  • Onde d’urto (ESWT): un trattamento che utilizza onde meccaniche per frammentare la placca.
  • Sistemi di trazione peniena: dispositivi che applicano una trazione costante al pene, potenzialmente modificando il tessuto cicatriziale.
  • Consulenza psicologica: fondamentale per affrontare l’impatto psicologico della condizione, inclusa l’ansia da prestazione e la percezione distorta dell’immagine corporea.

Sappiamo che la curvatura peniena può essere un disturbo impegnativo, tuttavia esistono molteplici opzioni di trattamento non chirurgico: non esitare a rivolgerti ad uno specialista andrologo come il dr. Quarto a Napoli, che potrà darti una diagnosi corretta della problematica e individuare la soluzione migliore per il tuo caso specifico. Prendi appuntamento presso una delle nostre sedi: contattaci!

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