La biopsia prostatica Fusion per diagnosticare il tumore alla prostata

tumore alla prostata

Quando lo specialista urologo ha il sospetto che il paziente sia affetto da un tumore prostatico, per essere certo della sua diagnosi ha necessità di procedere con una biopsia prostatica, una procedura ecografica utile per diagnosticare il tumore alla prostata. Scopriamo insieme cos’è la biopsia prostatica Fusion, un particolare tipo di esame che unisce l’immagine ecografica con quella ottenuta da risonanza magnetica.

Quello che c’è da sapere sulla biopsia prostatica Fusion

Si tratta di un esame che si compone di due parti: inizialmente il paziente deve sottoporsi ad una risonanza magnetica i cui risultati vengono visualizzati sullo schermo dell’ecografo e permettono già di indirizzare meglio quest’ultimo verso le zone sospette; a questo punto si esegue l’ecografia, che viene effettuata per via transrettale con un apposito sondino. Il software quindi procede a una “fusione” delle due immagini, che permette di eseguire i successivi prelievi di tessuto in maniera molto precisa.

Questa procedura ha una durata di circa mezz’ora e si svolge in anestesia locale.

I vantaggi dell’uso della tecnica Fusion per diagnosticare il tumore alla prostata sono diversi: la già citata maggior precisione del prelievo permette anche di poterne effettuare i numero inferiore, riducendo quindi il rischio di complicanze sopraggiunte che, normalmente, possono consistere in infezioni delle vie urinarie oppure piccole e temporanee emorragie a livello rettale o dell’uretra. Ulteriore vantaggio, lo specialista sarà in grado di valutare la patologia in maniera più accurata.

Come prepararsi all’esame

Lo specialista darà tutte le informazioni necessarie, tuttavia possiamo già anticiparne alcune:

  • il giorno prima dell’esame, il paziente dovrà iniziare una terapia antibiotica;
  • circa 6 ore prima dell’esame, il paziente dovrà sottoporsi a digiuno, sia di solidi che di liquidi;
  • il giorno dell’esame, il paziente dovrà effettuare un clistere
  • in caso di terapie anticoagulanti e antiaggreganti in corso, su indicazione del medico dovranno essere sospese.

Come abbiamo visto, diagnosticare il tumore alla prostata tramite Biopsia prostatica Fusion porta diversi vantaggi: si tratta di un esame non doloroso, che può dare qualche effetto collaterale, ma del tutto temporaneo.

 

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